Da quando aveva perso la sua amata moglie Anna, Pietro era diventato un uomo schivo e taciturno.
Viveva in un piccolo paese, dove le case e gli edifici erano interamente costruiti in legno, uno di quei luoghi in cui tutti si conoscono e si scambiano sorrisi affettuosi.

Per molti anni aveva lavorato come falegname, sempre al fianco di Anna: lui preparava la legna e lei, con eleganza e delicatezza, intagliava, decorava e dipingeva ogni sua creazione. Ma ormai, un po’ per l’età e un po’ per la perdita di lei, Pietro aveva deciso di chiudere la bottega e ritirarsi nella solitudine della sua casa.

L’unica compagnia di Pietro, che si teneva ben lontano dal resto del mondo, era Amarena, la sua cagnolina.
Amarena era entrata nella sua vita per caso e, come ogni cosa bella di cui avesse memoria, era stata un dono di Anna.

Fu proprio lei a trovarla, in un giorno di tempesta, quando la pioggia cadeva così fitta che a stento si riuscivano a distinguere i propri passi.
In mezzo a quel grigiore, Anna scorse un piccolo puntino rosso che, avvicinandosi passo dopo passo, prese sempre più forma rivelando infine una cucciola infreddolita, rannicchiata sotto un cumulo di legna. Sulla testa, spiccava una piccola macchia rossa.
Anna la portò subito in casa da Pietro e, indicando quella macchiolina, gli sorrise e disse semplicemente: “Ti presento Amarena!

Ora che Anna non c’era più, tutto sembrava essersi cristallizzato nel tempo. Ogni giorno era identico al precedente: Pietro e Amarena si alzavano di buon mattino, facevano colazione con un pezzetto di cioccolato bianco, il dolce preferito di Anna, e poi uscivano per una lunga passeggiata nel bosco vicino.

Anche il percorso era sempre lo stesso, eppure Amarena incarnava la quintessenza della curiosità. Amava scoprire oggetti e profumi sempre nuovi, raccogliendo per il suo amico Pietro piccoli tesori trovati qua e là: un ramoscello, una pietra, un fiore.

Un giorno, durante una delle loro passeggiate, furono attratti da un profumo intenso, sorprendente e al tempo stesso familiare.
Era un dolce odore di cioccolato bianco.
Amarena, con il suo olfatto sviluppato, abbandonò il sentiero abituale per seguire l’origine di quella fragranza. Per non perderla di vista, Pietro si affrettò a seguirla, ritrovandosi in un sentiero nascosto, coperto di muschio e rovi, che conduceva a un’ampia radura. In quella distesa verde c’era solo una cosa: un cumulo di legna, da cui proveniva quel profumo così intenso.

Pietro si avvicinò al cumulo, scrutandolo con attenzione, finché, con immenso stupore, scoprì uno scrigno finemente intagliato con una misteriosa incisione. Lo scrigno era sigillato e l’incisione narrava di un desiderio segreto: chiunque ne fosse il possessore avrebbe visto il proprio desiderio esaudito, aprendo lo scrigno e svelandone il contenuto. Tuttavia, questo sarebbe accaduto solo se chi lo apriva fosse stato davvero consapevole di ciò che desiderava.

Pietro provò ad aprirlo, ma senza successo. Tuttavia, osservando più attentamente la cura delle rifiniture e l’intaglio preciso, sentì il cuore battere più forte: era certo che quell’opera fosse di Anna.
Era stupefatto, faticava a credere ai suoi occhi, ma avvertiva qualcosa di magico in quella radura. Iniziò così a riflettere su ciò che desiderava davvero. Non riuscendo a trovare una risposta, decise di pensarci su e ritornare con le idee più chiare.

Continuò a rifletterci senza sosta per giorni, mentre svolgeva le sue attività quotidiane. Fu la mattina dell’ottavo giorno che, durante la solita passeggiata nel bosco, Pietro ebbe una rivelazione.
Camminava sovrappensiero, lo sguardo fisso su Amarena, quando venne colpito dal suo atteggiamento. La cagnolina percorreva lo stesso sentiero ogni giorno, eppure il suo entusiasmo non cambiava mai; si stupiva sempre alla vista dei ruscelli cristallini, dei fiori dai colori vivaci, degli uccelli variopinti tra i rami degli alberi. Pietro osservò quelle bellezze insieme a lei e, finalmente, capì.

Chiuso nella sua corazza, non aveva mai notato quanta bellezza avesse ancora da offrire quel bosco, quanta bellezza la vita avesse da offrire. Amarena lo aveva capito dal primo istante: a lei non serviva altro nella vita, se non amore, la meraviglia della scoperta e la bellezza delle piccole cose.

Pietro si precipitò allora a casa a prendere lo scrigno. Con grande sorpresa, lo trovò già aperto e, al suo interno, c'era... un pezzetto di cioccolato bianco.
Il mattino seguente, gli abitanti del paese rimasero stupiti nel sentire il saluto di una voce che non udivano da tempo e nel vedere Pietro passeggiare, sorridente, con Amarena al suo fianco.

Aveva imparato che sono le piccole cose a rendere speciale ogni giorno e a dar valore alla vita.
Il desiderio che aveva espresso, mentre tornava a casa per aprire lo scrigno, era questo: "Possa io avere sempre lo spirito curioso e il cuore colmo d’amore di Amarena."

Da quel giorno, Pietro e Amarena continuarono a esplorare il bosco, facendo da guida, di tanto in tanto, a chi non aveva mai visitato quei luoghi. La vita aveva preso un altro sapore e, per la seconda volta, quella piccola macchia rossa aveva aggiunto calore ai suoi giorni.

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